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Il coniglio nano, di Cristiano Papeschi, edito da Il Sextante
Il coniglio nano, di Cristiano Papeschi, edito da Il Sextante

Il coniglio nano

di Cristiano Papeschi

Il coniglio nano è un animale timido, per questo l’approccio che porterà al gioco deve essere graduale. Ogni movimento dovrà essere lento e se fin dall’inizio ogni carezza sarà accompagnata dal suo nome, in breve tempo imparerà a rispondere e a venirci incontro.

I conigli hanno una vista eccellente, con un campo visivo di quasi 1 900 che permette di vedere in tutte le direzioni senza muovere la testa. Le orecchie, essendo molto vascolarizzate, hanno un ruolo importante nella termoregolazione; sono delicate e sensibili, e non devono assolutamente essere utilizzate per afferrare il coniglio.

I conigli sono incapaci di vomitare. I conigli sono coprofagi e mangiano direttamente dall’ano un tipo particolare di feci e costituisce un’importante fonte di proteine, vitamine e minerali. Lateralmente al pene o alla vulva sono presenti due tasche inguinali che contengono ghiandole odorifere utilizzate per marcare l’ambiente. Diversi giorni prima dei parto la coniglia inizia a strapparsi il pelo dall’addome e dalla parte ventrale dei torace per imbottire il nido, e si tratta quindi di un comportamento normale.

Tuttavia in alcuni conigli lo strapparsi il pelo può rappresentare un vizio di comportamento. I maschi adulti sono piuttosto aggressivi e marcano l’ambiente con l’urina.

In questo libro troverete molte informazioni sul coniglio nano e le sue abitudini.

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