Umberto Cornale, bambini che giocani, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante

Umberto Cornale. Attimi in poesia

La fotografia di Umberto Cornale è dedicata gli attimi, li rende poesia e accompagna i componimenti poetici di Maria Grazia Masella nel suo ultimo lavoro “Posophia“: “Ogni sua poesia è tenerezza. Nella solitudine, nell’inganno, nel disinganno del narrare poetico“, scrive Barbara Alberti nella sua magistrale presentazione del volume. Ed è magistrale anche l’apporto che il Maestro Cornale regala al volumetto, denso di significati e coraggio umano e artistico. Ne sono un esempio gli scatti dedicati al gioco dei bambini e affiancati ai versi a loro dedicati della Masella:

Umberto Cornale, bambini che giocani, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante
Umberto Cornale, Bambini, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante

 

Quando nascono i bambini
È tregua dal male
È sogno che introduce ad un altro mondo;
Un’illusione che ci sostiene da qualche migliaia d’anni.

 

Umberto Cornale nasce a Valdagno il 28 giugno del 1956 e la sua infanzia si svolge a Recoaro Terme dove risiede la famiglia.” Così inizia a raccontare la sua storia Katia Pangrazi sul Magazine Meer (11 novembre 2018, clicca qui).

Umberto Cornale, bambini che giocani, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante
Umberto Cornale, Bambini, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante

“Suo padre era un commerciante di Recoaro, sua madre una maestra di scuola elementare nata a Este. Con i genitori ha avuto un rapporto piuttosto sereno, e proprio la madre lo fa appassionare alla musica e all’arte, introducendo in casa un pianoforte comprato a rate, e libri d’arte d’ogni genere. Umberto ha sempre vissuto con la musica e studiato pianoforte, sognando il classico e la musica jazz. Successivamente si dedica al piano bar e si iscrive alla Scuola d’Arte con indirizzo “Decorazione pittorica”, a Padova, presso l’Istituto Pietro Selvatico, diplomandosi nel 1977. La macchina fotografica diventa la sua “cinepresa”. Cornale sente forte il desiderio di imparare a girare un film e si iscrive a Ipotesi Cinema, a Bassano del Grappa, che all’epoca era diretta da Ermanno Olmi. Decide così di trasportare i suoi progetti con la macchina fotografica analogica, barricato in camera oscura. “Una storia fotografica in sequenza nasce da un testo, da un volto oppure da un luogo” afferma.”

Umberto Cornale, bambini che giocani, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante
Umberto Cornale, Bambini, Posophia, Maria Grazia Masella, Il Sextante

“Il fotografo recoarese è un assertore della manualità: “Difendo dallo strapotere del digitale – dice – il valore della stampa fotografica ancora realizzata in camera oscura, una cosa preziosa che oggi sta scomparendo ‘grazie’ alla tecnologia digitale che ha fatto perdere il valore della stampa fotografica come artigianato puro. Si è perso il tatto. Infatti, sono scomparse carte bellissime dell’Agfa e dell’Ilford. Ora nel mercato esistono poche qualità di carte di stampa fotografica per la camera oscura e gli ingranditori sono quasi scomparsi. La fatica e la cura di realizzare una stampa buona è arte vera”. Umberto Cornale traduce magistralmente le suggestioni di storie senza tempo, nelle quali realtà e fantasia si compenetrano, trasformandole in poesia.”

Note per una storia di Massimeno, Giuseppe Ciaghi, Il Sextante

Storia in Val Rendena. Massimeno

Giuseppe Ciaghi, dopo anni di studi e appunti, da alle stampe con Il Sextante un volumetto denso, accurato e poetico dedicato a Massimeno, comune italiano della provincia di Trento, situato in Val Rendena, nei pressi di Pinzolo.

Note per una storia di Massimeno, Giuseppe Ciaghi, Il Sextante
Note per una storia di Massimeno, Giuseppe Ciaghi, Il Sextante

Sandra Binelli, Assessore alla cultura Comune di Massimeno, ha presentato così il lavoro di Ciaghi: “ritengo che per una comunità conoscere le proprie origini e quanto accaduto nel corso dei secoli, significhi riappropriarsi della propria identità e responsabilizzarsi quando si sarà chiamati a scegliere per il futuro. La storia può essere intesa come le radici di una pianta. Più sono profonde, più la pianta cresce bene, si rinvigorisce e potrà svilupparsi meglio. Ma la storia di Massimeno penso vada oltre l’interesse locale in quanto racchiude aspetti molteplici che toccano i rapporti con le comunità vicine, ma anche quelle lontane raggiunte con l’emigrazione. Da Massimeno sono partiti emigranti per l’Inghilterra, l’America, l’Australia e per molte regioni italiane. Il libro offre anche l’opportunità di ricordare le attività e le professioni del passato, dall’agricoltura alle cave o al turismo e di cogliere le mutazioni avvenute nel tessuto sociale e nella cultura degli abitanti. Ringrazio il Professor Giuseppe Ciaghi per la preziosa collaborazione e auguro a tutti voi buona lettura.”

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