Il nuovo numero di settembre 2022 di Eudonna Magazine è dedicato a una straordinaria figura femminile vissuta agli albori dell’XI secolo, Trotula De Ruggiero: moglie, madre e stimato medico della più famosa scuola del Medioevo, la Scuola Medica Salernitana (la copertina è realizzata da Manlio Truscia).

Eudonna Magazine, numero24, Settembre2022La fama di Trotula fu tale che medici di tutta Europa si recavano a Salerno per consultarsi con lei. Rodolfo il Monaco, uno dei maggiori cronisti d’età medievale, racconta che, in visita a Salerno nel 1059, incontrò solo “una certa colta matrona“, in grado di tenergli testa. Fu una dei primi medici a occuparsi di pediatria e di malattie femminili, fino a quel momento, sconosciute. Le nozioni da lei scoperte sul concepimento e sulla gravidanza, sono riportate in due trattati: “Trotula major“, sulla ginecologia (in cui classifica le patologie ginecologiche) e l’ostetricia (in cui individua le posizioni assunte dal feto nell’utero); “Trotula minor“, dedicato alla cosmesi. Per prima affermò che le cause di sterilità possono risiedere sia nell’uomo sia nella donna. Trattò anche di epilessia e di malattie odontoiatriche e delle gengive. Le sue opere, però, per secoli furono attribuite a un medico di nome “Trottus”.

Nello stesso numero Carlo Signorini e Christiane Paregger scrivono su Ildegarda di Bingen, badessa tedesca proclamata dottore della Chiesa sotto il pontificato di papa Benedetto XVI. La mistica e musicista, autrice di opere che trattano di erbe, minerali e medicina, ha trattato con un occhio particolarmente attento e una ampiezza di vedute che la accomuna alla laica Trotula i problemi femminili.

Il trimestrale di settembre si apre con un articolo di Giovanni Nigro sugli stereotipi che ancora condizionano la visione della corporeità femminile. Continua la serie “narrazioni che sconfinano” con una intervista di Micaela Bertoldi alla psicologa Roberta Bommassar e una puntuale carrellata delle nuove linee guida per la parità di genere fatta da Sonia Sbolzani.

Con occhio registico, Pierluigi Albertoni firma i pezzi sul divismo e sulla nota artista Gloria Argelés sempre al lavoro nel suo studio a Trastevere. E per finire la magia degli acquerelli di Adriana Assini, già nota scrittrice di romanzi storici spesso tradotti anche all’estero e l’enigmatica “Giovane Sfinge” del Maestro Guido Angeletti.

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